I percorsi del Radicchio

Il primo “La civiltà dell’acqua da Treviso a Castelfranco Veneto”: posto più a Nord, segue il tracciato del Sile idealmente da Treviso (o più propriamente da Casier) alle sorgenti, per poi proseguire verso Castelfranco in un’area ove è presente una fitta rete irrigua di origine medioevale. Si tratta quindi di un tratto dalla forte valenza ambientale e storico-culturale il cui elemento centrale può essere identificato con l’acqua.

Il secondo “Le terre del radicchio di Treviso”: attraversa l’area di maggiore diffusione della produzione e, partendo da Casier e Preganziol, i comuni dove storicamente si è sviluppata la coltivazione del radicchio, congiunge i comuni di Zero Branco, Scorzè e Trebaseleghe.

Il terzo “La campagna veneta dall’epoca romana alla Serenissima”, posto a Sud, infine, è delimitato nella sua parte più meridionale dal decumano del graticolato romano e comprende ad Ovest l’antica via Aurelia e ad Est un tratto del Terraglio.

Il Radicchio Rosso di Treviso - precoce IGP

Il Radicchio Rosso di Treviso Precoce dev’essere seminato entro il mese di luglio. Al contrario del Tardivo, la sua maturazione si raggiunge in campo: passato il periodo estivo più caldo, infatti, le foglie ancora verdi vengono legate per migliorarne la qualità, permettendo che il “cuore” del radicchio sviluppi nuove foglie.

La raccolta si effettua a partire dal primo settembre e, a questo punto, comincia anche la commercializzazione di questa pregiata cicoria che si protrarrà poi fino metà-fine novembre.

Il Radicchio Rosso di Treviso - tardivo IGP

Il Radicchio Rosso di Treviso Tardivo è il progenitore di tutte le tipologie di radicchio e senz’altro il più pregiato. La raccolta comincia dopo il primo novembre, seguono poi tre fasi: la prima è la “Preforzatura” e prevede la formazione di mazzi da 25-30 piante che venivano tradizionalmente sistemati su due solchi, protetti dalle basse temperature grazie a piccoli tunnel coperti con un foglio di materiale plastico.

La seconda fase invece è la “Forzaturaimbianchimento”, durante la quale i mazzi vengono posti in vasche riempite con 10 – 12 cm di acqua corrente, proveniente dalle falde freatiche. Qui sostano per 15-20 giorni, dopodichè avrà inizio la fase di finissaggio, con lo sfrondamento dei mazzi di radicchio in ambienti riscaldati. Infine si procede alla slegatura dei mazzi e alla toelettatura delle piante. La commercializzazione inizia dopo il primo di novembre e si conclude a primavera.

Il Radicchio Rosso Tardivo ha germogli regolari, uniformi e compatti. La costola dorsale bianca risulta piuttosto grossa ed il lembo fogliare presenta un colore rosso vinoso intenso, con nervature appena accennate. Il sapore è amarognolo, la costa è croccante e le foglie saporite e carnose.

Il Radicchio Variegato di Castelfranco IGP

Il Radicchio Variegato di Castelfranco, definito per la sua caratteristica forma “Fiore che si mangia”, nasce sul finire dell’800 dall’incrocio tra il Radicchio Rosso di Treviso Tardivo IGP e la Scarola.

Si da inizio alla semina nel periodo che va dal primo giugno al 15 agosto e si procede alla raccolta dal primo ottobre. Dopodiché si passa alla forzatura, immergendo i cespi verticalmente in acqua fino al raggiungimento del giusto grado di maturazione oppure ponendo i cespi in ambienti riscaldati o in pieno campo, garantendo un giusto grado di umidità, riducendo l’intensità della luce e favorendo lo sviluppo dei germogli. Il radicchio viene infine toelettato, lavato e confezionato.

La commercializzazione di questo straordinario prodotto va dalla fine del mese di ottobre a marzo. Il cespo deve presentare un diametro minimo di 15 centimetri, le foglie hanno forma rotondeggiante e colore bianco crema, con variegature viola chiaro, rosso violaceo e rosso vivo distribuite uniformemente. Il sapore è dolce e, allo stesso tempo, gradevolmente amarognolo.

Consorzio tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco

Il Consorzio tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco nasce nel 1996 a seguito della pubblicazione nella GUCE del Reg. (CE) 1263/96 che riconosceva l’Indicazione Geografica Protetta per il Radicchio Rosso di Treviso e il Radicchio Variegato di Castelfranco.

Il Consorzio ha funzione di tutela, di promozione, di valorizzazione, di informazione del consumatore e di cura generale degli interessi relativi alle denominazioni Radicchio Rosso di Treviso I.G.P. e Radicchio Variegato di Castelfranco I.G.P. In particolare il Consorzio ha il compito di vigilare sul corretto uso delle denominazioni e sulla produzione dei radicchi medesimi al fine di salvaguardarne la tipicità, diffonderne il consumo e la conoscenza, in Italia e all’estero ed assicurarne la valorizzazione commerciale.

I compiti affidati al Consorzio sono stati – in questi anni – portati avanti con efficacia e determinazione tanto da collocare il Radicchio Rosso di Treviso e il Radicchio Variegato di Castelfranco tra le eccellenze alimentari a livello internazionale.